– Può succedere purtroppo che le cose non vadano sempre per il verso giusto. Questo può capitare quando un impianto, o per vecchiaia o perché non posizionato nella maniera corretta, fallisce e bisogna quindi affrontare un intervento di revisione cioè di sostituzione della vecchia protesi. Può succedere sia nel caso di interventi all’ anca che nel caso del ginocchio.

– Questo tipo di intervento ha sempre fatto paura sia a pazienti che a chirurghi e purtroppo in passato era un intervento di salvataggio che, nella migliore delle ipotesi, permetteva di riprendere a camminare, ma di certo non restituiva la totale funzionalità delle articolazioni trattate. Inoltre la convalescenza durava spesso lunghi mesi.
Posso affermare di essere un riferimento  per questo tipo di interventi.

– Oggi con i materiali e le tecnologie a disposizione spesso se si sostituisce una protesi, fatta anche quindici o venti anni fa, il risultato dell’intervento può risultare addirittura migliorativo.

– Protesi modulari e sostituti ossei in titanio Trabecolato, che si fonde in maniera fisiologica all’osso, permettono oggi di ripristinare le grandi cavità ossee che si vengono a formare e permettono inoltre di ricostruire una articolazione in grado di funzionare come o addirittura meglio di quella precedente.

La convalescenza, se non simile a quella di impianto primario, è poco più lunga e, una volta terminata,  si tornerà a utilizzare l’articolazione con ottima performance come nel caso dei primi impianti.